da Raffaella Rozzi | Giu 18, 2021 | Blog
Vogliamo vivere l’estate come tempo dell’incontro ritrovato, dopo mesi di chiusure e modalità online! L’incontro con e tra i fratelli, perché scegliere di far parte della stessa associazione vuol dire anche riconoscersi fratelli nella stessa Chiesa, e le riunioni familiari ogni tanto ci stanno, soprattutto approfittando del tempo di vacanza! L’incontro con la realtà del nostro territorio, della natura, dell’arte e della cultura e delle persone che lo abitano, perché aprirci alla conoscenza vuol dire aumentare l’amore per la realtà di cui viviamo e ci aiuta a radicarci meglio dove viviamo. L’incontro con Dio nell’esperienza della preghiera e della spiritualità, perché il tempo di vacanza è anche il luogo per ricaricarci e rigenerarci. Siamo invitati a partecipare alle diverse iniziative, a partire dalla Festa Diocesana, domenica 27 giugno. Per informazioni e/o iscrizioni scrivere a segreteria@aclodi.it
da Raffaella Rozzi | Apr 11, 2020 | ACR
Abbracci è il giornalino dell’ACR di Guardamiglio, una bella iniziativa nata tre anni fa. Ogni numero di Abbracci è sempre stato pensato col fine di condividere le esperienze coinvolgenti vissute come gruppo e con la più umile intenzione di lanciare qualche idea. Abbracci di oggi è una occasione propizia per condividere pensieri, scritti, disegni, ma soprattutto perché tutti siano abbracciati da Gesù risorto.
Abbracci_ACR Guardamiglio_aprile 2020
da Raffaella Rozzi | Mar 13, 2020 | Blog
“Tutto ciò che c’è di grigio si colorerà”: le equipe ACR delle diocesi lombarde hanno lanciato questa iniziativa per fare ACR a distanza e continuare a portare un messaggio di speranza. L’intero messaggio per i ragazzi, al link e sulla pagina Facebook dell’ACR
L’ACR nazionale ha aperto un canale telegram per accompagnare ragazzi e famiglie con messaggi e attività per fare ACR in famiglia, come spiegato nel post al link
da Raffaella Rozzi | Mar 12, 2020 | Blog
Insieme come Presidenti dell’Azione Cattolica Italiana delle dieci diocesi di Lombardia desideriamo offrire un contributo di riflessione, di solidarietà, di vicinanza a tutti coloro che in questo tempo vivono in Lombardia. Una terra che evoca ricchezza, benessere, tecnologiaavanzata, ma che da qualche settimana è alla ribalta delle cronache per il COVID-19, gli isolamenti, i positivi, i malati e purtroppo i deceduti. E’ di domenica la notizia di un isolamento“regionale”: entrare e uscire dalla Lombardia può accadere ma solo per serissimi motivi. Un isolamento che ci viene chiesto per provare a spezzare il contagio. Un isolamento che si traduce in mancanza di scuola, mancanza di luoghi di socializzazione, mancanza dicelebrazioni e di comunità. Un isolamento che già dopo un giorno è stato esteso a livello nazionale e che potrà conoscere ancora altre misure.
Scopriamo nei divieti di essere profondamente interconnessi, il virus si è propagato per moltissimi legami anche non voluti che ci uniscono: mezzi pubblici, classi, squadre, equipe dilavoro, il condividere al bar il gioco delle carte…
I tanti NO che i decreti ci impongono sottendono il SI’ AL BENE comune, addirittura alla SALUTE COMUNE come valore da custodire anche con sacrificio. Tutti possiamo concorrere con comportamenti responsabili non facendo, non uscendo. Mentre la più parte si deve astenere dal fare, una piccola ma importantissima minoranza è impegnata ad agire in modo frenetico per curare, soccorrere, studiare soluzioni.
Non vanifichiamo il loro sacrificio con le nostre irreversibili abitudini.
Da fedeli laici accogliamo l’invito dei nostri vescovi a vivere questa Quaresima di digiuno e di non partecipazione riscoprendo il valore della comunione spirituale, della preghiera di intercessione, della solidarietà. Siamo chiamati a vivere la nostra fede quotidiana dando un valore speciale alla comunione: la preghiera delle lodi e dei vespri ci pone in comunione contutta la Chiesa che prega e intercede, la lettura personale della Parola ci unisce a vicenda.Cerchiamo la voce autorevole dei nostri vescovi in Internet e nei mezzi di comunicazionesociale: questo è di sprone per noi e ci permette di condividere una parola di speranza con chipuò averne bisogno. Impariamo nella prova vie di coltivazione della vita spirituale in giornatemolto secolarizzate, potremo farne tesoro anche in tempo di pace.
Accettiamo con responsabilità di convertirci a stili di vita diversi per il bene di tutti. Accettiamo con responsabilità di convertirci a stili di vita diversi per il bene di tutti. Quanto non abbiamo ancora accettato di fare nei riguardi del modo di consumare e modificare l’ambiente ora ci si impone dal lato dell’emergenza virale.Dobbiamo dire NO a comportamenti errati perché la solidarietà possa trovare vie per diventare un SI: questo deve avvenire in ciascuno e in tutti, perché si possa “uscire insieme “da questo male, via di una rinnovata azione politica per l’emergenza e per il tempo successivo.
In questa sospensione dal fare, dal partecipare, dall’agire immediato possiamo scoprire altre vie di intervento più sottili, più spirituali, non meno reali, non meno solidali.
- Ci impegniamo a tenere alta la preghiera nel quotidiano a livello personale e nelle nostre case intercedendo per tutti, perché ci sia presto un ritorno alla salute, perché medici e infermieri riescano a reggere questa crisi, perché chi ha responsabilità politiche provveda con il necessario, perché chi ha più risorse le renda disponibili a chi si sta drammaticamente impoverendo.
- Una particolare attenzione desideriamo esprimere per i sacerdoti delle nostre parrocchie, per i nostri vescovi: celebrano da soli, non possono incontrare la comunità, anche loro si ammalano. Anche nei loro confronti esprimiamo una vicinanza affettuosa, grata. Desideriamo far loro sapere che il loro celebrare ci fa bene, ci consola, ci incoraggia. Ci siamo: lontani e invisibili ma non assenti.
- Sensibilizzati alla rilevanza del NOI collettivo non vogliamo neppure che sia un NOI tutto lombardo o italiano: è un NOI globale come lo è l’epidemia, ormai una pandemia. Questo NOI non è fatto solo di COVID- 19. Questo male rischia di oscurare i mali di altri, la necessaria solidarietà verso altre sofferenze: quelle del popolo siriano, quelle dei popoli del Corno d’Africa alle prese con le cavallette, quella dei profughi di tante guerre, quelle dei poveri di sempre…. Agire per il bene di tutti non conosce egoismi: il bene vero è sempre riflessivo. Facciamo il bene e questo ci fa bene. Vivere un’appartenenza sostanziale alla grande famiglia umana, in spirito di fratellanza è la via che fa bene alla vita di ciascuno, non è retorica religiosa.
- Se avvertiamo la rilevanza reale delle relazioni lunghe che ci legano alla famiglia umana, in questo tempo avvertiamo anche la possibilità di riscoprire i rapporti brevi, familiari, condominiali, da vivere con rinnovata attenzione. L’anziano solo vicino di casa, genitori indifficoltà a curare i figli a casa da scuola accanto a persone in pensione che possono dare una mano, persone in isolamento a cui non far mancare la spesa fuori porta, l’apprendimento peer to peer nella didattica on line dove il ragazzo insegna all’adulto programmi innovativi perché l’adulto gli insegni una disciplina…
Come Associazioni e singoli di Azione Cattolica ci siamo, condividiamo, mettiamo adisposizione i nostri siti, i nostri canali, i nostri legami per comunicare, per coltivare relazioni, per inventarci nuovi stili di vita più fraterni e più solidali con tutte le persone, nella quotidianitàe con tutta la nostra Chiesa.
Ci sentiamo uniti a tutti con una particolare comunione tra le Chiese di lombardia grazie anchealle parole che il metropolita Arc. Mario Delpini e i vescovi di tutte le Diocesi ci stannoindirizzando con video, lettere, sms… Insieme possiamo attraversare questo tempo.
I Presidenti delle Associazioni delle Diocesi lombarde
Paola Massi – Bergamo
Giuliana Sberna – Brescia
Paolo Bustaffa – Como
Antonio Crotti – Crema
Silvia Corbari – Cremona
Raffaella Rozzi – Lodi
Robertino Mantovani – Mantova
Silvia Landra – Milano
Carla Conti – Pavia
Paolo Volpato – Vigevano
Valentina Soncini – delegata della Regione Lombardia con la delegazione regionale
Milano, 10 marzo 2020