Quest’anno l’AC diocesana ha pensato di offrire ai responsabili e ai rappresentanti dei consigli parrocchiali la possibilità di ritrovarsi un paio di giorni per un significativo momento di incontro e di confronto sul cammino della nostra associazione.
E’ stata una bella occasione innanzitutto per rinsaldare relazioni, perché è proprio in questi momenti che ti accorgi di quanto siano importanti in AC le buone relazioni: ti ritrovi con persone con cui collabori da anni, con qualche volto nuovo, che ha anche molti anni più o meno di te, ma con cui riesci subito ad entrare in sintonia mettendo in comune esperienze ed episodi di vita vissuta. Il fatto di condividere l’esperienza di fede in un’associazione che riunisce laici che si impegnano a vivere il loro impegno cristiano, ti aiuta ad entrare già in sintonia.
I momenti di riflessione sui discorsi di Paolo VI con la visita di sabato alla sua casa natia a Concesio ed al vicino museo di arte contemporanea del centro studi a lui dedicato, ci hanno permesso di riconoscere la grande apertura profetica di questo Papa, prossimo Santo.
Nei suoi discorsi richiama l’associazione alla cura della vita del laico ” a riproporre, con fiducia, coraggio ed originalità, l’importanza primaria della preghiera, della lotta quotidiana per la fedeltà al Battesimo…della testimonianza di vita, privata e pubblica, nel cuore delle diverse e spesso tanto difficili situazioni esistenziali”.
Ma richiama anche al dialogo e al confronto con le culture “…nel senso di una maggiore autonomia nell’esercizio delle responsabilità di un laicato maturo.”
Da qui siamo partiti per verificare il lavoro fatto e cercare di progettare il futuro cammino dell’attività diocesana e parrocchiale mettendo sempre al centro, come ci hanno aiutato a capire anche i nostri amici di Brescia che sono venuti a raccontarci la loro proposta, l’attenzione per la vita dei fratelli, delle nostre comunità cristiane e civili con i loro bisogni e le loro ricchezze.
Tanta strada ancora da fare ma anche tanta voglia di mettersi in discussione. Grazie allora all’AC perché, purtroppo, non sono molte le possibilità di vivere esperienze di questo tipo e ritagliarsi anche solo una o due giornate. Questo permette di rimotivare scelte e ritrovare un po’ di energia e ottimismo da riportare nelle nostre case e nelle nostre parrocchie.
Cristina ed Ada