Focus sull’attività del Laboratorio culturale “In Dialogo”.
Il laboratorio di impegno culturale si avvia a completare il suo quarto anno di attività. Nato con lo scopo di elaborare idee, proposte e iniziative che, partendo dalla vita dell’Azione Cattolica, riuscissero a coinvolgere anche realtà esterne, si è concentrato sui temi oggi particolarmente urgenti della genitorialità, dell’affettività, della famiglia e delle nuove concezioni, come la teoria del gender, che ne mettono in discussione i presupposti tradizionali. Sotto la guida delle docenti Raffaella Iafrate e Anna Bertoni dell’Università Cattolica di Milano, il Laboratorio, dopo un’iniziale opera di ‘alfabetizzazione’ interna volta ad individuare un lessico comune di riferimento e un quadro di significati non equivocabili, ha coinvolto progressivamente vicariati, parrocchie e altre associazioni ecclesiali che si occupano delle famiglia, dando vita, con queste ultime, ad un ‘tavolo’ di confronto e scambio di esperienze rivelatosi molto proficuo. Nel nostro territorio, infatti, molteplici sono le iniziative che interessano il mondo famigliare ed è sempre forte il rischio di una dispersione delle energie. Per avere il ‘polso’ della situazione su come viene vissuta oggi la famiglia nelle nostre comunità ecclesiali e per conoscere quale tipo di impatto esercitano su di esse le nuove concezioni di famiglia e le recenti sfide culturali, rappresentate per esempio dalla teoria del gender, i responsabili dei Vicariati di Casalpusterlengo e Codogno più di un anno fa avevano proposto al Laboratorio di elaborare un questionario, da somministrare a tutti coloro che, praticanti o non praticanti, in qualche modo si richiamano ai valori cristiani. L’indagine ha conosciuto due fasi: nella prima sono state coinvolte tutte le parrocchie dei due vicariati ed il campione, di quasi 400 persone, ha offerto interessanti spunti di riflessione, anche di carattere pastorale; in una seconda fase l’indagine è stata allargata a tutti i vicariati della Diocesi, alle associazioni del Tavolo e, per sondare maggiormente il punto di vista dei giovani, poco presenti nel primo campione, si è deciso di interpellare le scuole, mediante la collaborazione con gli insegnanti di religione. Sono stati coinvolte le classi quarte e quinte di sette istituti superiori del territorio lodigiano ed il campione complessivo della ricerca risulta ora di circa 1400 persone, di età compresa tra i 16 e gli 86 anni. La quantità e la qualità dei dati raccolti hanno reso necessaria una complessa analisi da parte del Laboratorio e del Tavolo delle associazioni, attraverso il supporto delle metodologie tecnico-scientifiche del Centro per la famiglia dell’Università Cattolica di Milano, lavoro che ha permesso una curata elaborazione degli esiti interpretativi, sotto il punto di diverse variabili. Si rende necessaria a questo punto una restituzione degli stessi esiti a quanti hanno contribuito all’indagine sul territorio diocesano.
Due i momenti ipotizzati:
➢ 13 Aprile, alle ore 21, a Lodi, presso l’Aula Magna della Scuola diocesana, incontro aperto a tutti i soggetti rappresentati nel Tavolo e agli insegnanti che hanno promosso l’indagine;
➢ 20 aprile, dalle 9.30 alle 12, presso l’Aula Magna della Scuola diocesana, per una rappresentanza degli studenti delle scuole che hanno partecipato alla compilazione del questionario.
In entrambi gli incontri, dopo una presentazione essenziale del percorso svolto e degli esiti in generale del questionario, si procederà ad un’analisi ragionata dei dati, soffermandosi su alcune parole chiave, considerazioni e aspetti significativi che sono emersi sulle tematiche della famiglia, della genitorialità e dell’educazione e che costituiscono una cartina di tornasole circa il modo di pensare e vivere oggi queste dimensioni dell’umano. Durante gli incontri, pur con modalità diverse, in relazione ai destinatari, saranno proposte attività interattive per favorire un coinvolgimento diretto e un confronto costruttivo con i convenuti sulle questioni affrontate. Gli esiti dei questionari saranno lasciati a disposizione degli interessati per la consultazione.