Un anno davvero speciale

Dic 5, 2016 | 0 commenti

Ac parte attiva della “Chiesa in uscita”

di Carlotta Benedetti* – L’anno che ci aspetta è per tutti i nostri aderenti, dai bambini dell’Acr agli Adultissimi, un anno speciale: saremo tutti chiamati a metterci in gioco! Il percorso assembleare in corso in tutte le associazioni parrocchiali e diocesane e che culminerà con la XVI Assemblea nazionale rappresenta per ciascun socio un momento di particolare impegno, in cui si è chiamati a riflettere, verificare e progettare. Per fare questo, tutte le associazioni diocesane e le associazione parrocchiali hanno ricevuto, nel mese di luglio, un vero e proprio instrumentum laboris, per poter procedere con convinzione sulla linea tracciata da Papa Francesco, che a Firenze parlando a tutta la Chiesa italiana ha sottolineato ancora una volta l’importanza di lavorare insieme con stile sinodale.

Coinvolgere tutti i nostri soci

Questo agile strumento vuole essere un aiuto per le nostre chiese locali, per realizzare il sogno di Chiesa che papa Francesco ha tracciato nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium. Un impegno semplice ed entusiasmante, che deve coinvolgere tutti i nostri soci. L’Ac e quindi chiamata a rileggere se stessa, le sue proposte e i suoi cammini per essere parte attiva della “Chiesa in uscita” in Italia oggi. Per fare questo, le nostre associazioni parrocchiali e diocesane vivranno un anno intenso, che culminerà anche con l’inizio delle celebrazioni per festeggiare i 150 anni dalla nascita dell’Ac. Tra novembre e dicembre tutte le associazioni territoriali di base vivono le assemblee parrocchiali: un tempo per verificare quanto fatto nel triennio e riflettere su quattro passaggi, che prendono spunto dai quattro criteri enunciati dal Papa ai numeri 222-237 dell’Evangelii gaudium. Ad aiutare questa riflessione ci sono le scelte fondanti dell’Ac, che da sempre la caratterizzano: dedizione alla Chiesa universale e locale, impegno educativo, intergenerazionalità e unitarietà, democraticità, corresponsabilità, scelta religiosa, scelta missionaria.

Assemblee: dopo le parrocchie, le diocesi

Tra gennaio e febbraio saranno poi le associazioni diocesane ad essere chiamate a celebrare le assemblee, non solo per rinnovare le cariche associative, ma per progettare il percorso del prossimo triennio. Le assemblee diocesane prepareranno il lavoro del prossimo triennio, soprattutto con la condivisione e la lettura attenta dei bisogni e delle necessità di ciascuna realtà. Il percorso assembleare potrà anche essere l’occasione per cominciare a fare memoria della storia della nostra associazione, in vista dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Azione cattolica italiana. Un traguardo eccezionale è importante, che può aiutare le singole associazioni a ripercorrere e in alcuni casi studiare per la prima volta la propria storia, perché la memoria del passato possa dare slancio al futuro.

La data da segnare sul calendario

Per questo tutti i soci dell’Azione cattolica sono invitati a un appuntamento a cui non possono mancare: l’incontro con papa Francesco in piazza San Pietro il 29 aprile 2017. Un momento in cui raccontare al Santo Padre, alla Chiesa e al paese il bene e il bello che l’Ac ha fatto, fa e continuerà a fare nelle chiese locali e nei territori. Un momento in cui bambini, ragazzi, giovani, adulti e adultissimi si incontreranno insieme per sottolineare ancora una volta l’importanza della intergenerazionalita nell’associazione. Il centocinquantesimo anniversario della fondazione rappresenta un’occasione importante per riflettere sul significato di un’esperienza che ha accompagnato l’esistenza di decine di milioni di persone formandole alla fede e alla responsabilità, ha concorso in modo decisivo a far maturare la consapevolezza del ruolo dei laici nella missione evangelizzatrice della Chiesa e nella vocazione alla cura del mondo e ha rappresentato un modello di aggregazione per tanti altri soggetti collettivi, non solo ecclesiali.

«Sempre più degna della sua storia bellissima»

L’incontro in piazza San Pietro apre un anno di celebrazioni, che si concluderanno nell’autunno del 2018. L’anno assembleare e le celebrazioni dell’anniversario di fondazione vogliono innanzitutto divenire una provocazione lanciata verso il futuro: ripensare la storia dell’associazione dentro la vicenda della Chiesa e del Paese per interrogarsi sulle modalità con cui farla divenire, oggi e in futuro, «sempre più degna della sua storia bellissima», come ebbe a dire papa Paolo VI. Siamo quindi tutti chiamati a un impegno particolare di riflessione, partecipazione, attenzione, con la consapevolezza che il contributo di ciascuno di noi può essere importante: questo anno straordinario, nell’ordinarietà della nostra vita, possa essere l’occasione per pensare al meglio per l’Ac!

 

*Segretario generale dell’Azione Cattolica Italiana

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