Cari mamma e papà,
mentre scorrete queste pagine di “Dialogo” soffermatevi un attimo a leggere questa breve lettera, che abbiamo scritto per spiegarvi che significato ha, per noi ragazzi, la MISERICORDIA. Sì ok, all’inizio nemmeno sapevamo cosa fosse questa misericordia… in fin dei conti è una parola un po’ difficile. E allora abbiamo pensato di sostituirla con un’altra, che suona decisamente più familiare: PERDONO. Di certo ci sta dentro.
Ora, tutti sappiamo che cos’è il perdono e tutti abbiamo provato anche più di una volta a chiederlo o a darlo. Ma fermandoci a pensare, ci siamo accorti di quante volte questo perdono viene maltrattato, sottovalutato, non capito e non apprezzato.
È in famiglia che abbiamo imparato, e impariamo ancora, a perdonare. Non pensate che perdonare sia una cosa troppo difficile per noi ragazzi. Quindi occhio a come ne parlate. Anche quando si è bambini, le parole hanno un loro peso, perciò chiedere scusa e perdonare sono una faccenda più che seria. Se un bambino perdona è perché lo vuole fare davvero, altrimenti non lo fa. Voi grandi, lasciatevole dire, le parole “scusa” e “ti perdono” sembrano che le usiate come concessioni con poco contenuto. Forte la fretta eccessiva nel dirci “ti perdono” lo fa sembrare poco sincero e poco autentico. Sembra un contentino, dato per mettere fine alle discussioni e tornare finalmente ad occuparsi ognuno dei fatti suoi, sembra avere poco valore.
Quanto sarebbe bello un perdono che costringe a fermarsi, ascoltarsi e, perché no, abbracciarsi teneramente! Questo, insegnatecelo con i fatti. Noi e voi sappiamo bene che funziona. A volte poi percepiamo il perdono dato come ricatto, in cambio di una promessa o di un impegno. La parola per-dono da l’idea di un regalo, di qualcosa per cui forse non avrai nulla in cambio, ma è proprio questo che lo rende un bel regalo. E’, o dovrebbe essere, un dono gratis. E cosa dire delle volte che ci sentiamo perdonati con tono lamentoso, arrabbiato, sbuffando con insofferenza? Sentiamo tutto il peso di questo perdono dato senza pazienza e con grande fatica. Riconosciamo che perdonare anche per voi è difficile… il bello è che voi prima di noi non rinunciate a farlo anche quando non ce lo meritiamo!
Certo anche noi ragazzi facciamo la nostra parte, per mettervi alla prova, fatichiamo a riconoscere i nostri errori oppure chiediamo scusa con troppa facilità, quasi che fossero parole magiche per cavarsi dai pasticci e dalle situazioni complicate. A dire il vero, qualcosa di magico e speciale il perdono ce l’ha di sicuro, perché è capace di cancellare tristezze e angosce riportando la pace e la fiducia negli altri, dare gioia. Perciò, in questo anno della misericordia, ci prendiamo un impegno, e speriamo sia anche il vostro: non banalizziamo il perdono, ma riconosciamo il valore per chi lo dà e chi lo riceve.
Insomma se ci chiedessero come vorremmo che fosse il perdono nelle nostre famiglie, risponderemmo con 3 semplici parole: SINCERO, GRATIS e… GIOIOSO!
Sui binari del cuore…
Il gruppo ACR 9/11 di Lodivecchio
con l’aiuto di Brunella e Monica