GOCCIA del 1 Dicembre 2015

Nov 30, 2015 | 0 commenti

GOCCIA del 1 Dicembre 2015

Si è appena concluso un momento importante di riflessione, di confronto e di progettualità per la Chiesa Italiana e Goccia non poteva non cogliere l’occasione di presentare alcuni dei contributi emersi durante il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze.

Abbiamo chiesto a Luigi Galmozzi, uno dei rappresentanti della nostra diocesi al Convegno, di aiutarci a fare una sintesi. Ovviamente il compito è stato arduo, vista la ricchezza del materiale prodotto, ma non escludiamo che possano esserci ulteriori approfondimenti in futuro…

UMANESIMO BIBLICO

Fin dal principio l’uomo è stato creato come essere in relazione: con Dio, con gli altri uomini e con il creato. Le parole della Genesi ci ricordano questa dimensione fondamentale di tutta l’essenza umana, gettando le basi dell’umanesimo biblico.


IL NUOVO UMANESIMO IN CRISTO GESU’

Il Santo Padre, nel suo Discorso in occasione dell’Incontro con i Rappresentanti del Convegno Nazionale della Chiesa italiana, riconosce nell’umiltà, nel isinteresse e nella beatitudine tre tratti molto concreti dell’umanesimo cristiano che nasce dall’umanità del Figlio di Dio.


ABITARE

Non si abitano solo luoghi: si abitano anzitutto relazioni. Le relazioni buone che ci troviamo ad abitare, e che dobbiamo rilanciare e praticare nella vita di tutti i giorni possono essere sintetizzate da alcuni verbi: ascoltare, lasciare spazio, accogliere, accompagnare e fare alleanza.

ANNUNCIARE

Annunciare è gioire e condividere, perché non esiste gioia che non senta il bisogno di essere condivisa, ma annunciare significa anche mettere al centro il Vangelo, agire, decentrarsi e aprirsi a tutti, significa guarire e rinnovarsi, leggere la realtà e la nostra vocazione.


EDUCARE

Guardando la storia e la tradizione ecclesiale di sempre si constata come non sia mai venuta meno la passione educativa della Chiesa, non solo nei confronti delle nuove generazioni ma anche nei confronti degli adulti, soprattutto gli educatori, i catechisti, gli animatori pastorali, ecc. Oggi nuovi stimoli e nuove sfide ci ricordano che l’educazione è ancora una scommessa fatta di rinunce, ascolto e apprendimento, i cui frutti si raccolgono nel tempo.

USCIRE

“Quando si presentano nuove sfide, addirittura difficili da comprendere, la reazione istintiva è di chiudersi, difendersi, alzare muri e stabilire confini invalicabili… Tuttavia i cristiani hanno la possibilità di sottrarsi a questo rischio, nella misura in cui diventano davvero consapevoli che il Signore è attivo e opera nel mondo: non solo nella Chiesa, ma proprio nel mondo, proprio dentro e attraverso quel cambiamento e quelle sfide. Allora si apre una prospettiva nuova: si può uscire con fiducia; si trova l’audacia di percorrere le strade di tutti; si sprigiona la forza per costruire piazze di incontro e per offrire la compagnia della cura e della misericordia a chi è rimasto ai bordi”.

TRASFIGURARE

“Gesù di Nazaret nei suoi incontri quotidiani, nel suo sguardo sul mondo e l’umanità, non ha mai lasciato cose e persone come le aveva trovate, ma ha trasfigurato tutto e tutti. Ha fatto nuove tutte le cose. È il Signore che trasfigura, non siamo noi! Bisogna allora lasciarsi trasfigurare e non ostacolare l’opera di Dio in noi e intorno a noi, ma saperla piuttosto riconoscere e aderirvi”.

Per continuare ad approfondire i contenuti del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze proponiamo anche alcuni video:

Il discorso di Papa Francesco ai partecipanti e l’omelia tenuta durante la S. Messa

Una breve presentazione delle cinque “vie”: abitare, annunciare, educare, uscire e trasfigurare


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