GOCCIA del 25 Marzo 2016

Mar 25, 2016 | 0 commenti

GOCCIA del 25 Marzo 2016

In questo numero di Pasqua, proponiamo una riflessione sul tema del “trasfigurare”, secondo ambito trattato nel Convegno ecclesiale di Firenze 2015 (cfr. il precedente numero di Goccia dedicato al tema dell’abitare). Invitando tutti alla lettura, approfittiamo per augurare una Santa Pasqua di resurrezione a voi e alla vostre famiglie.
                                                                                                                                                                       La Redazione di Goccia


Trasfigurare

“Trasfigurare” è sguardo di fede, dunque uno sguardo “altro” sulla realtà dell’umano, del mondo e della storia. Per questo, la quinta via di umanizzazione, Trasfigurare, rappresenta la sintesi delle quattro vie che la precedono che, a loro volta, sono il frutto di una realtà trasfigurata” Questo il punto di partenza di questa interessante riflessione di fratel Goffredo Boselli, monaco di Bose e referente del gruppo di lavoro sulla via Trasfigurare al convegno di Firenze. La sua riflessione si articola attorno a quattro “parole chiave”: mistero, liturgia, bellezza, profezia.


Nel dolore è deposto un seme di eternità

La profonda riflessione di Mons. Ravasi sul tema del dolore e della sofferenza ci aiuta a penetrare il mistero di queste dimensioni che da sempre suscitano domande nella vita degli uomini. La luce del Risorto ci permette di trasfigurare queste realtà attraverso la nuova prospettiva dell’amore.

 

Quale bellezza salverà il mondo?

All’inizio del 2000 il Card. Carlo Maria Martini scriveva alla diocesi di Milano una lettera pastorale dal tema “Quale bellezza salverà il mondo?”. Nonostante siano passati un po’ di anni da quell’occasione, alcuni dei temi affrontati sono ancora di profonda attualità. Partendo dal Vangelo della trasfigurazione e dall’esperienza vissuta dai discepoli, la lettera permette di approfondire il senso della Bellezza che salva e trasfigura la storia.

 

Un Cilindro di alluminio

Il padre gesuita Jean Paul Hernandez, cappellano Sapienza e docente di teologia alla Gregoriana riflette sul tema della trasfigurazione a partire da una esperienza personale e da alcune parole ascoltate in gioventù: “Jean-Paul, lo sappiamo che non sei un santo. Ma i peccati sono quelle maniglie che il Signore usa per abbracciarti meglio. Se tu fossi perfetto, saresti come un cilindro di alluminio e le mani del Signore scivolerebbero senza riuscire a prenderti. Invece egli ti afferra proprio dai peccati e non ti molla”

Padre Rupnik: quando la BELLEZZA giudicherà il bene

Padre Rupnik, famoso artista e teologo,  propone una suggestiva relazione tra bene e bello: “un bene che non diventa bellezza è un pericolo per l’uomo e ciò lo constatiamo continuamente: non esiste sofferenza più grande che avere a che fare con chi ha un’idea del bene che vuole imporre a tutti. La dittatura del bene è la suprema espressione del male. Il bene che non diventa bellezza è un fanatismo”

Trasfigurare: una nuova chiave d’interpretazione

In questo contributo Marialuisa Pugliese evidenzia come il verbo trasfigurare ci pone di fronte “alla proposta di una nuova chiave d’interpretazione di quella che è la vita ecclesiale e la presenza cristiana nelle realtà sociali”. Un contributo tratto dal sito http://www.diteloatutti.net/

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