Goccia del 26 Giugno 2017

Giu 26, 2017 | 0 commenti

In questo ultimo numero di Goccia, prima di lasciarvi per le vacanze estive, vogliamo proporvi alcuni contributi di approfondimento su uno dei temi che, non solo nell’Evangelii Gaudium, ma anche in altri documenti di Papa Francesco, ritorna più volte: “Il tempo è superiore allo spazio”.

Questo principio permette di lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati. Aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse, o i cambiamenti dei piani che il dinamismo della realtà impone. È un invito ad assumere la tensione tra pienezza e limite, assegnando priorità al tempo… Dare priorità allo spazio porta a diventar matti per risolvere tutto nel momento presente, per tentare di prendere possesso di tutti gli spazi di potere e di autoaffermazione. Significa cristallizzare i processi e pretendere di fermarli. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci. (cfr. EG 223)

Sperando che il periodo di riposo che ci attende possa essere un’occasione preziosa per riscoprire il senso del tempo, del riposo e delle relazioni, auguriamo a tutti una serena estate!

Buona lettura!
La Redazione di Goccia

 

Oltre lo slogan…

Cerchiamo di andare oltre l’immediatezza della slogan per provare a comprendere le implicazioni dell’affermazione: “Il tempo è superiore allo spazio”. 

Nella sua riflessione Jim Russell sostiene che questo concetto “ci dice che la via dell’autentico progresso umano è un “processo”, che è in sé una funzione temporale… Se cerchiamo di riempire lo spazio con soluzioni a breve termine e risposte crude e statiche ai problemi senza pensare a come possiamo davvero andare avanti da quel punto in poi, cortocircuitiamo il tempo e ci priviamo di un futuro più speranzoso”.

 

Il coraggio di liberarsi dalla fretta

Il Vangelo rimanda spesso all’immagine del seme e del seminatore per ricordarci che il miracolo del raccolto viene da lontano e i frutti di vita eterna maturano da un’infinita pazienza. L’urgenza del Regno si coniuga in Gesù con una profonda liberazione dalla fretta e lo stesso andare dei discepoli dovrà imparare a lasciarsi contagiare dal suo saper rallentare.

  

Vivere nel Tempo, toccare l’Eterno

Riportiamo il testo di una riflessione tenuta qualche anno fa dal cardinale Ravasi sul senso del tempo. La storia è il luogo della rivelazione di Dio e in questa luce il tempo e l’eterno si intrecciano fra loro.

  

I ladri del presente

Lasciandosi ispirare da alcuni versi di una poetessa fiorentina del secolo scorso, il cardinale Ravasi approfondisce il senso e l’importanza del presente nella vita di ogni essere umano. 

 

C’è un tempo per ogni cosa

 

Trattando il tema del tempo, non si potevano non citare i primi versetti del capitolo 3 del Qoelet. Riportiamo una riflessione sul testo della biblista Rosanna Virgili. 

 

 

Il tempo del riposo

“La Bibbia parla chiaro in tema di riposo: non ci si può riposare dimenticando Dio, né le proprie relazioni costitutive. E, soprattutto, senza aver fatto esperienza dell’essere stati perdonati”. Riportiamo un testo del cardinale Angelo Scola tratto da http://angeloscola.it/

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