Goccia del 30 Aprile 2017

Apr 30, 2017 | 0 commenti

Con questo numero di Goccia riprendiamo il nostro percorso di approfondimento dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. In particolare, prendendo come spunto l’icona evangelica dei discepoli di Emmaus, vogliamo riflettere sullo stile dell’ascolto, dell’accompagnamento e dell’attenzione agli altri a cui anche Papa Francesco ci invita:

“Più che mai abbiamo bisogno di uomini e donne che, a partire dalla loro esperienza di accompagnamento, conoscano il modo di procedere, dove spiccano la prudenza, la capacità di comprensione, l’arte di aspettare, la docilità allo Spirito, per proteggere tutti insieme le pecore che si affidano a noi dai lupi che tentano di disgregare il gregge. Abbiamo bisogno di esercitarci nell’arte di ascoltare, che è più che sentire. La prima cosa, nella comunicazione con l’altro, è la capacità del cuore che rende possibile la prossimità, senza la quale non esiste un vero incontro spirituale. L’ascolto ci aiuta ad individuare il gesto e la parola opportuna che ci smuove dalla tranquilla condizione di spettatori. Solo a partire da questo ascolto rispettoso e capace di compatire si possono trovare le vie per un’autentica crescita, si può risvegliare il desiderio dell’ideale cristiano, l’ansia di rispondere pienamente all’amore di Dio e l’anelito di sviluppare il meglio di quanto Dio ha seminato nella propria vita” (EG 171).

Buona lettura!
La Redazione di Goccia

La missione: la vita rinnovata

La lectio del Card. Martini sul brano di Vangelo dei discepoli di Emmaus, ci pone di fronte allo sconforto di due uomini che sanno (hanno visto), ma non sanno (non hanno capito), speravano, ma adesso non sperano più, hanno vissuto un’esperienza affascinante ed esaltante, ma ora se ne stanno tornando a casa delusi. Sarà l’incontro con il risorto a condurli sulla strada della missione.

Chiesa: luogo della misericordia gratuita

In occasione della giornata studio del settembre 2016, Christian Albini aveva proposto una profonda riflessione sullo stile che deve caratterizzare la Chiesa e le nostre comunità alla luce delle indicazioni dell’Evangelii Gaudium. Un passaggio del suo intervento aveva come fonte ispiratrice proprio l’icona evangelica dei discepoli di Emmaus. Riportiamo qui quella parte del discorso, segnalando che è possibile recuperare il testo integrale su https://www.aclodi.it/pubblicazioni/proposta-diocesana-2016-2017

Sulle orme dei discepoli

Nel testo di Christian Albini si fa riferimento a due diverse rappresentazioni della storia dei discepoli di Emmaus. L’interpretazione che gli artisti citati, Janet Brooks e Arcabas, danno del brano del Vangelo di Luca consente di cogliere ulteriori chiavi di lettura della vicenda. I commenti sono stati tratti da http://www.ufficiofamiglia.diocesipadova.it e http://www.osgb-carnago.it/home/parrocchia/missione_2015/Arcabas-Schede-Icona.pdf

In ascolto della vita delle persone

In un passaggio del suo libro “Credenti inquieti – Laici associati nella Chiesa dell’Evangelii gaudium”, Matteo Truffelli, presidente nazionale dell’Azione Cattolica, sottolinea come ogni persona che educa è chiamata ad entrare in dialogo con l’altro attraverso il rispetto che nasce principalmente dall’ascolto attento della sua vita.

L’amore comincia dall’ascolto

La propensione all’ascolto non è innata, ma va appresa e solo quando arriva al suo livello più profondo diventa condivisione. Sull’esempio di Gesù, siamo chiamati ad imparare l’ascolto della parola del Padre che si concretizza quando diventa obbedienza. La riflessione del pastore battista Ruggiero Lattanzio sulla centralità dell’ascolto è tratta da http://www.ucebi.it/meditazioni.html

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