GOCCIA del 30 Gennaio 2016
EXPO Milano 2015 si è concluso ormai da diversi mesi. Nonostante alcune incertezze iniziali riguardo la buona uscita dell’evento, la partecipazione è stata elevata e sentita. Ma oggi, a manifestazione conclusa, cosa ci rimane di EXPO Milano 2015? In particolare, riguardo al tema centrale “NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA”, quali risultati, processi e speranze ha generato EXPO?
Il Laboratorio per la Partecipazione ha seguito lo sviluppo della manifestazione e in questi ultimi mesi ha cercato di trovare alcune risposte a queste domande. Abbiamo quindi pensato di condividere con voi alcune risorse che pensiamo siano utili per comprendere meglio il lascito di EXPO.
Carta di Milano
La Carta di Milano, con più di un milione di firme raccolte, rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015. Un documento partecipato e condiviso, fortemente voluto dal Governo italiano, che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione nazionale e internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo.
Rivivi EXPO
Il video ripercorre in modo veloce e piacevole il percorso della manifestazione nei suoi 6 mesi di svolgimento.
Incontro Pubblico “EXPO! E POI?
Il Laboratorio per la Partecipazione ha organizzato questo incontro pubblico all’inizio di Dicembre 2015 per approfondire i risultati ed il lascito di EXPO. Ospiti della serata sono stati:
-Fabio Pizzul, consigliere regionale di Regione Lombardia
-Vittorio Boselli, segretario generale Confartigianato della Provincia di Lodi e membro del consiglio camerale della Camera di Commercio di Lodi
-Luciano Gualzetti, vice direttore di Caritas Ambrosiana.
Carta di Milano, un’occasione persa
Articolo di Famiglia Cristiana in cui viene presentata la posizione di Caritas Internationalis e Caritas Ambrosiana rispetto alla Carta di Milano.
Messaggio per EXPO
L’ICRA (International Catholic Rural Association) è una ONG internazionale riconosciuta dalla Santa Sede che, nella fedeltà al Vangelo, opera per la diffusione dei principi della dottrina sociale della Chiesa e di uno spirito di solidarietà nel mondo agricolo, affinché i rurali e soprattutto i più poveri tra di essi possano avere una vita dignitosa, divenire protagonisti della propria crescita umana, spirituale e sociale, e cooperare al bene comune.
Messaggio per EXPO è una riflessione proposta da ICRA riguardo le tematiche ed i processi avviati da EXPO.
Fondazione Feltrinelli: Laboratorio EXPO
La Fondazione Feltrinelli è stato l’ente incaricato di coordinare la redazione della Carta di Milano e l’attività scientifica di EXPO.
Laboratorio EXPO è un progetto di EXPO Milano 2015 e Fondazione Feltrinelli curato da Salvatore Veca. Laboratorio EXPO è dedicato alla riflessione scientifica sui temi della sostenibilità ambientale ed etica, sulla cultura del cibo, lo sviluppo sostenibile e sul rapporto città/cittadini e si propone di mettere in dialogo aspetti culturali, antropologici, economici e sociali legati alle tematiche di EXPO Milano 2015. Laboratorio EXPO coinvolge il mondo accademico nazionale e numerose istituzioni scientifiche internazionali con l’obiettivo di articolare una riflessione prismatica su molti volti della sostenibilità, promuovendo ricerca e confronto di idee nella comunità scientifica. Laboratorio EXPO è un momento di formazione e di raccolta delle opinioni più autorevoli della ricerca a beneficio dei giovani ricercatori, delle istituzioni e del pubblico e culminerà con una carta di raccomandazioni: i suggerimenti del mondo della scienza per un futuro più sostenibile.
Sito web “Fondazione Feltrinelli: Laboratorio EXPO”
Parco Tecnologico Padano: Demo Field
Demo Field è un progetto sviluppato dal Parco Tecnologico Padano. Il progetto è costitutio da un Campo Dimostrativo che illustra in un’area di 12.000 m2 i principali trend dell’agricoltura sostenibile del futuro di quattro delle più rilevanti filiere produttive a livello mondiale: riso, mais, soia, sorgo e cinque colture ad alto valore aggiunto: pomodoro, melo, fragola, lupino e luppolo.
Demo Field sarà ancora visitabile in primavera. Il Laboratorio per la Partecipazione organizzerà una visita aperta a tutti. Ulteriori informazioni saranno fornite nei prossimi mesi.
Refettorio Ambrosiano
Il Refettorio ambrosiano ha sede nell’ex teatro annesso alla parrocchia San Martino nel quartiere Greco di Milano, una sala risalente agli anni ‘30 e ormai in disuso. Questo spazio dalle pregevoli linee architettoniche è stato completamente ristrutturato e trasformato in un refettorio aperto alla solidarietà.
Come negli antichi refettori di cui proprio Milano vanta esempi mirabili – si pensi alla sala del convento accanto al santuario Santa Maria delle Grazie sulla cui pareti Leonardo Da Vinci affrescò l’Ultima Cena – la mensa sarà anche un luogo di arte e Bellezza.
Il Refettorio ambrosiano nasce dalle intuizioni dello chef Massimo Bottura e del regista Davide Rampello, che da subito hanno coinvolto la Diocesi di Milano e in particolare la Caritas per tradurre in concreto questa originale idea di solidarietà alla quale si sono unite le eccellenze dell’arte, della cultura e della cucina.
Il Refettorio ambrosiano è un’esperienza stabile che continuerà a funzionare anche oltre la conclusione di Expo. Caritas Ambrosiana è responsabile della gestione, inserendo il progetto in una rete integrata di servizi alla persona capace di offrire un percorso completo di accompagnamento e promozione umana. Il Refettorio conta in tutto 90 posti e distribuisce pasti caldi agli utenti dei centri di ascolto della Caritas, dei servizi specifici, del Rifugio per senza tetto della Stazione Centrale.
Sito web “Refettorio Ambrosiano”
Intervista Luciano Gualzetti (vice-direttore Caritas Ambrosiana)
Milano Food Policy
Oggi metà della popolazione mondiale vive in un’area urbana. Tra meno di quarant’anni questa percentuale salirà a oltre il 60 per cento, ponendo sfide enormi ai governi locali. Come favorire uno sviluppo urbanistico equilibrato? Come garantire trasporti pubblici efficienti? Come riorganizzare servizi idrici, fognari di raccolta e smaltimento rifiuti? Ma soprattutto come sfamare le città in modo equo e sostenibile, senza depauperare risorse scarse?
Nutrire una città è una sfida complessa: comporta scelte che toccano non solo l’economia, ma la salute, l’ambiente, l’educazione, l’inclusione sociale.
Alcune città come New York, Toronto, Melbourne o Londra hanno già adottato una Food Policy: un insieme di politiche che delineano una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo e definiscono le azioni chiave per attuare questa visione, armonizzando i vari progetti che l’amministrazione porta avanti sul tema dell’alimentazione.
Milano ha deciso di impegnarsi per rendere il suo sistema alimentare più equo e sostenibile dotandosi della propria Food Policy, la strategia che orienterà le politiche cittadine relative al cibo nei prossimi cinque anni.